Lo “Stile Impero” rappresentò forse l’ultimo stile degno di vera considerazione, dopo di che si cadde nello”Eclettismo”, trovando nell’800 un secolo pieno di incertezze, senza essere capace di “dire una parola sua”, con mobili fatti di piatta banalità o imitazione, deformazione e contaminazione degli stili del passato.
Ad Augusto Panichi si deve uno“Studio” in “Stile Romanico” caratterizzato da importanti colonne angolari e centrali, che ne caratterizzano la struttura possente, sia nell’appoggio, costituito da una base ritmata da aperture arcuate e figure animali, sia nella trabeazione, dove sono inseriti molteplici motivi decorativi in bassorilievo, tipici dello stile. Al di sotto di questa, degli “Archetti Pensili” ne completano la configurazione. Le ante sono riccamente intagliate nelle cornici perimetrali in legno bianco d’acero, completate poi al loro interno dalle tipiche griglie in ferro battuto ad andamento tondeggiante, davvero imponenti sono i tavoli dello studio espressi in due versioni, con il più importante impostato su quattro robuste colonne di base.